Data di pubblicazione: 11/06/2025

Passeggiando tra storia e mare: Muggia, l’eco della Serenissima tra Trieste e l’Istria 

Muggia (in dialetto istroveneto e in dialetto triestino Muja, in sloveno Milje) è una piccola cittadina, un borgo marinaro che si affaccia sul Golfo di Trieste, dove il mare sembra fondersi con la terra, creando un’atmosfera che racconta storie antiche: da quando l’area fu abitata dai Romani, fino al fascino delle dominazioni veneziane. È l'unico lembo d’Istria – insieme ad una sezione del comune di San Dorligo della Valle/Dolina – rimasto alla Repubblica italiana dopo la seconda guerra mondiale.

Un promontorio roccioso e un castello del XIV secolo sovrastano la cittadina protesa verso l’Adriatico, terra di confine i cui primi insediamenti risalgono all’età del bronzo.

Dal 1420 territorio della Repubblica di Venezia, fino al 1797 ne fu fortilizio in opposizione alla dirimpettaia Trieste asburgica, distante circa 15 chilometri, raggiungibile anche in motonave, grazie al servizio accessibile anche a persone con disabilità del “Delfino Verde” (https://www.delfinoverde.it/). In alternativa, sempre da Trieste, si può prendere il bus della linea 20 (Muggia-Stazione Ferroviaria/Barcola (solo in estate)) le cui fermate sono state mappate dalla sezione AISM locale per verificarne l’accessibilità. (https://drive.google.com/file/d/1o1jnOWf6xieRJGnAIFDxau3-LTM03SC4/view)

L’itinerario che andremo a percorrere ci permetterà di assaporare il centro storico di questo piccolo borgo insieme ad un compagno fedele: il mare.

Muggia riecheggia la Serenissima: la sua posizione, a metà tra il mare e le colline che la proteggono, ha fatto di questa cittadina un luogo privilegiato che ha visto avvicendarsi nei secoli diverse civiltà, ciascuna delle quali ha lasciato un segno indelebile.

Il nostro percorso comincia da Largo Nazario Sauro, un’apertura sul mare che ci accoglie con la brezza leggera e il profumo della salsedine. Da qui si gode una meravigliosa vista sull’orizzonte; voltandosi verso nord, si può ammirare in lontananza Trieste, che si staglia sulla costa.


Foto di magro_kr | Riva Nazario Sauro
https://www.flickr.com/photos/iks_berto/48706504283

L’arco che incontriamo qui segna simbolicamente l’ingresso alla città, come un portale tra presente e passato.
Prima di addentrarci nel cuore della cittadina, alziamo lo sguardo verso destra per ammirare il Castello, arroccato sul colle più alto. Sebbene non faccia parte del nostro itinerario per la sua difficile accessibilità, resta un punto visibile da molti angoli, come un antico custode silenzioso che veglia dall’alto.
Una volta superato l’arco, attraversiamo in sicurezza la strada utilizzando il secondo passaggio pedonale sulla destra, chiaramente segnalato, e imbocchiamo Riva Edmondo de Amicis. Questa passeggiata è il modo migliore per entrare in contatto con la storia di Muggia; è un vero viaggio nel passato, quando qui arrivavano merci, marinai e pescatori che animavano la vita della città.

Proseguiamo fino al Ristorante La Bussola, dove possiamo approfittare di una sosta panoramica. Questo punto offre una visuale privilegiata sul porto e sulla baia, che per secoli è stata contesa da dominazioni e potenze marinare.
Tornando indietro lungo la stessa riva, ci fermiamo nei pressi di un panificio chiamato Pane Quotidiano, dove si svolta a sinistra su Via Carducci e poi su Via Lampo. Le strade si restringono, i palazzi si fanno più antichi: iniziamo a entrare nel cuore storico di Muggia.


Foto di Zyance | Duomo di Piazza Marconi

Arriviamo in Piazza Marconi, autentico “campiello” veneziano, un ampio spazio pianeggiante e pedonale, facilmente percorribile da tutti. Un tempo chiamata Piazza Grande, era il centro della vita pubblica già in epoca medievale, e ancora oggi conserva quell’atmosfera di incontro e vivacità tipica dei mercati medievali.

A dominare la piazza è il Duomo dei Santi Giovanni e Paolo, simbolo della città. Costruito nel XIII secolo e modificato nei secoli successivi, colpisce subito per la sua elegante facciata in pietra bianca d’Istria, ricca di dettagli gotici e ornata da un grande rosone al cui centro campeggia l’immagine della Madonna col Bambino. Lo stile, chiaramente ispirato all’architettura veneziana, racconta visivamente il lungo legame di Muggia con la Serenissima.

L’interno custodisce affreschi trecenteschi, opere sacre e un crocifisso in bronzo del Novecento, realizzato dallo scultore locale Ugo Carà. Tuttavia è proprio l’esterno del Duomo a rappresentarne il vero capolavoro: ogni elemento della facciata parla al visitatore, anche senza varcare la soglia.
Per chi desidera entrare, va segnalato che l’accesso alla chiesa è in gran parte fruibile, ma è presente un gradino di circa 10 cm all’ingresso, che potrebbe rappresentare un ostacolo per chi utilizza una sedia a rotelle o ha difficoltà motorie. Non è presente una rampa fissa, quindi potrebbe essere necessaria assistenza. La piazza, al contrario, è completamente accessibile e offre lo spazio ideale per ammirare il Duomo da ogni angolazione.

Di fronte al Duomo si trova il Municipio, uno degli edifici più eleganti della città. Costruito nel XVI secolo, è un esempio raffinato di gotico veneziano. Le sue bifore e la merlatura ricordano gli stili architettonici delle città lagunari, testimoniando ancora una volta la lunga appartenenza politica e culturale di Muggia alla Repubblica di Venezia.


foto di Andrzej Otrębski | Palazzo del Municipio

Dopo una sosta al Bar Tenda Rossa, che si affaccia sulla piazza, ci dirigiamo verso l’Arco Puccini, una piccola porta che un tempo segnava il confine tra la città murata e il borgo. Attraversiamo le vie interne, strette e suggestive, le calli, i vicoli tipici del centro medievale dove sorgono antichi palazzi, immersi nell’atmosfera dei tempi lontani. Proseguiamo svoltando a sinistra in Via Dante, l’arteria principale del centro storico che conduce all’Arco Portizza, un altro antico varco delle mura cittadine oggi perfettamente integrato nel tessuto urbano.


Foto di Erin Johnson (https://www.flickr.com/photos/54081800@N07/21224658040) | Calli di Muggia

Superato l’arco, svoltiamo a destra in Calle Guglielmo Oberdan, che conduce a Corso Puccini. Proseguiamo lungo il corso fino all’incrocio con Via Roma, dove la città si apre nuovamente, offrendo uno spazio urbano più ampio e facilmente percorribile.

A pochi metri, sul lato opposto, vale la pena fermarsi alla Biblioteca Comunale Edoardo Guglia. Fondata nel 1960, dal 2016 ha sede definitiva nei Giardini Europa, in un edificio moderno e accessibile. La biblioteca offre spazi e servizi per adulti e bambini, organizza eventi culturali e promuove la lettura con diverse iniziative. Su appuntamento è possibile consultare materiali storici, fotografie e documenti locali.

Tornando sul lato opposto di Via Roma, sulla sinistra, si trova il Museo d’Arte Moderna Ugo Carà. Il museo, completamente accessibile, è dedicato all’artista muggesano Ugo Carà, figura centrale dell’arte del Novecento. Scultore, grafico, designer e architetto d’interni, Carà ha partecipato a importanti esposizioni internazionali e ha progettato arredi per famosi transatlantici tra gli anni ’40 e ’60. Dal 1956 al 1976 ha insegnato arredamento navale e d’interni presso l’Istituto Statale d’Arte Nordio di Trieste. Il museo conserva il nucleo principale delle sue opere e ospita esposizioni permanenti e mostre temporanee.


Foto di AISM Trieste | Museo d’Arte Moderna Ugo Carà

Concludiamo il nostro itinerario in Piazza Repubblica, dove la città ritrova un ritmo quotidiano. È il luogo ideale per fermarsi un momento, osservare la vita che scorre e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera semplice e autentica di Muggia.

Muggia è un luogo che si lascia scoprire con lentezza, tra vicoli, mare e memoria. Ogni stagione regala un volto diverso alla città, ma se capitate qui in inverno, vale davvero la pena tornare per vivere uno dei momenti più vivaci dell'anno: il Carnevale di Muggia.
In quei giorni Piazza Marconi diventa il cuore pulsante della festa. Qui, la sfilata dei carri allegorici – frutto del paziente lavoro delle otto Compagnie locali – e il celebre "Ballo della Verdura", documentato fin dal 1420, animano le strade. Questo Carnevale si distingue per l'assenza di maschere: ci si espone al pubblico per farsi riconoscere, ogni scherzo e scenetta sono pensati per coinvolgere con ironia. L'evento, che conta anche su un Museo del Carnevale e un'edizione estiva, si conclude con la premiazione in Piazza. Le sue radici si ritrovano anche nella gastronomia locale, con le specialità dolciarie dei "crostoli"(impasto a base di uova, farina, zucchero, burro e grappa dal quale si ricavano le sfoglie, ritagliate in rettangoli smerlati e fritte) e delle "fritole de muja" (frittelle a base di pinoli e uvetta)

È un evento che racconta, più di ogni altra cosa, lo spirito autentico e accogliente di questo borgo affacciato sul mare.



Carnevale di Muggia in Piazza Marconi | https://www.muggiacultura.eu/eventi/carnevale/storia-carnevale/


 

Itinerario testato da:

Valentina

Ciao! Sono Valentina, volontaria in Servizio Civile presso la sezione AISM di Trieste.
Nel 2024 mi sono laureata a Udine in Gestione del Turismo Culturale e degli Eventi, con una tesi sull’accessibilità culturale.

Entrare in AISM e diventare accessibility operator è stato per me un modo concreto per mettere in pratica quello in cui credo: che il turismo debba essere per tutti.
Grazie a Easy Go Out, ho avuto la possibilità di scoprire la mia città da una nuova prospettiva, mappando luoghi accessibili e a far sì che più persone possano viaggiare senza barriere e con più libertà.

Per me, ogni viaggio dovrebbe essere un'occasione per scoprire e vivere il mondo senza limiti.